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Bilancio positivo per il progetto 'Antichi mestieri'

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Abat jour, librerie, tavoli e sedute alquanto originali. Sono le opere realizzate dai ragazzi del progetto “Antichi mestieri”, nato  dalla volontà di  alcuni genitori e sostenuto dai Comuni della Piana di Lucca per combattere l'abbandono  scolastico, che è stato al centro del convegno “Dispersione scolastica e dintorni” svoltosi stamani (giovedì)  all'istituto  Itis “Enrico Fermi' di via Carlo Piaggia a Lucca. Un incontro aperto dalla vice sindaco di Lucca, Ilaria Vietina,  al quale hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, delle scuole e gli operatori  del laboratorio della lavorazione del ferro, Emanuele Perelli, psicologo, artista-artigiano e Anselmo Fulceri artigiano/artista che hanno guidato i ragazzi  nella realizzazione di opere creative. Un bilancio positivo quello emerso per questa esperienza, che dimostra come la creatività, l'invenzione e l'immaginazione possano trasformarsi in un'alternativa  reale per il futuro, anche lavorativo, per chi  vivendo un disagio scolastico o sociale rischia di abbandonare gli studi.
Come ha evidenziato il vicesindaco Vietina  la  Piana di Lucca,  in linea con  i dati regionali,  ha un tasso di dispersione scolastica intorno al 17%, ed è quindi necessario lavorare per  abbassarlo e giungere all'obiettivo del 10%  fissato dalla strategia “Europa 2020”.
Uno dei modi per combattere il fenomeno, come emerso durante il convegno sembra essere quello di offrire ai giovani che si trovano  in difficoltà nuovi ambienti e nuove forme di apprendimento proprio come il laboratorio artistico “Antichi mestieri”  realizzato con la collaborazione della Conferenza Zonale dei Sindaci dell'Azienda Usl 2 Lucca in sinergia con il 'Club Job', progetto portato avanti da molti anni dall'Associazione Oikos, rappresentata al convegno dal presidente Luca Marraccini. Un'esperienza triennale che alla luce dei buoni risultati raggiunti si intende proseguire e sviluppare.
Tra gli altri intervenuti al convegno Giulio Vannucci, operatore sociale e redattore della rivista  “Gli Asini” e Giovanni Capitani artista counsellor.

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