Si sono svolti in questi giorni i referendum dei dipendenti della Perini (articoli dedicati) che dovevano approvare le soluzioni proposte, per scongiurare 130 esuberi.
Le votazioni hanno dato esito positivo. Più dell'80% di "sì".
Alcune zone d'ombra sottolineate da Pellegrini Narcisa della FIM CISL. Il prossimo step è fissato per il 26 agosto, quando si svolgerà un confronto sugli ammortizzatori sociali.
Si dice comunque soddisfatta, poiché sono stati evitati centinaia di licenziamenti: "La lunga serie di esuberi è stata scongiurata, ma la mancata firma di FIM CISL di Lucca è causa dalla scelta di voler continuare a riconoscere come valido un contratto collettivo di lavoro nazionale che non ci appartiene più e che è obsoleto (2008), in quanto superato da altri 2 rinnovi contrattuali”
Continua: "Abbiamo comunque strappato un accordo che rientiamo sia soddisfacente poiché, oltre agli evitati esuberi, c'è in programma un forte rilancio dell'azienda stessa. Abbiamo ritenuto che lo strumento della cassa integrazione straordinaria potesse dare risposte in alternativa ai 130 licenziamenti annunciati".
Meno chiara e più complicata è la gestione dei reparti impiegatizi poiché rientreranno in una dedicata cassa integrazione a turnazioni di 12 mesi.