Prosegue, ma a ritmi meno accentuati, la crisi dell’industria lucchese, grazie al buon andamento delle vendite all’estero. Lo rivela l’analisi congiunturale elaborata da Camera di Commercio e Assindustria Lucca relativa al primo trimestre 2013, secondo la quale, per alcuni comparti, addirittura, il calo della produzione industriale si sarebbe già pressoché arrestato. La flessione registrata a livello provinciale, dunque, risulta più contenuta rispetto alle altre province della Toscana, ad eccezione di Arezzo e di Massa Carrara e le possibilità di ripresa restano principalmente legate all’evoluzione della fiducia degli operatori e delle condizioni finanziarie nei prossimi mesi, nonché al loro effetto sugli investimenti.
Perdura l’eccesso di capacità produttiva con la conseguente necessità di un ricorso a ristrutturazioni degli organici. Nel corso del I trimestre del 2013 le ore autorizzate di Cassa Integrazione Ordinaria nel manifatturiero sono raddoppiate e quelle di Cassa Straordinaria hanno mostrato un’allarmante crescita in seguito al susseguirsi di crisi aziendali.
I risultati dell’indagine relativi al primo trimestre 2013 mostrano un ulteriore calo sia della produzione, che flette del -1,5%, che del fatturato (-1,2%) rispetto ai primi tre mesi del 2012. Tale andamento mette in evidenza come la provincia di Lucca stia resistendo meglio all’attuale congiuntura negativa rispetto a quanto avviene a livello toscano, dove si registrano flessioni di maggiore intensità (-4,9% la produzione e -5,6% il fatturato).
In termini di dimensione di impresa, le difficoltà produttive continuano ad essere avvertite maggiormente dalle imprese più strutturate (-5,2%) e dalle piccole imprese (-2,1%); in leggera risalita i livelli produttivi delle medie imprese (+0,3%).
Debole incremento per il livello medio dei prezzi, cresciuti nel periodo del +1,6% e trainati principalmente dai generi alimentari (+16,0%), in particolare dal prezzo dell’olio di oliva.
Sostanziale stabilità per quanto riguarda gli ordinativi provinciali, sia totali (-0,4%) che esteri (+0,2%). A livello regionale si registra ancora un sensibile calo complessivo (-4,5%) dovuto alla debolezza del mercato interno, con la componente estera che cresce invece dello 0,6%.
Resta elevata l’incidenza del fatturato estero per le imprese esportatrici lucchesi (46,1%) a testimonianza del forte orientamento verso i mercati internazionali.
Rispetto al trimestre precedente, l’andamento occupazionale appare stabile (+0,1%), diversamente da quanto avviene a livello regionale (-0,2%).
I settori
La flessione produttiva non coinvolge indistintamente tutti i settori e, per alcuni di essi, si registrano variazioni positive. La nautica chiude infatti il periodo a +4,9% segnando una ripresa rispetto agli ultimi mesi del 2012; positive le performance anche per il settore dei metalli (+8,1%) e per il lapideo (+4,2%). Sostanziale stabilità per la carta (+0,3%).
In forte contrazione la produzione della meccanica (-12,7%) che, nonostante la ripresa del settore dei metalli, determina una flessione del -2,2% nel settore metalmeccanico provinciale. In calo anche le calzature (-2,4%) e l'intero comparto moda (-1,5%). Analoga la situazione per l'elettronica (-2,2%) mentre il settore alimentare registra un -9,4%.
Nella valutazione della maggior parte degli imprenditori intervistati, per quanto riguarda le previsioni relative al secondo trimestre 2013, prevale un atteggiamento di cautela nelle indicazioni sulla produzione.