Il fatto di cronaca riguardante la condanna in primo grado dell'ex comandante dei vigili urbani del Comune di Lucca appreso dalla stampa, riguarda sicuramente un fatto su cui la giustizia deve ancora esprimersi in modo definitivo, ed intorno al quale non vogliamo dare alcun giudizio, però era l'occasione per fare qualche riflessione e forse rivedere qualche comportamento. La verifica di come si esercitano certi ruoli direttivi nella macchina comunale sarebbe forse opportuna, ed anche una riflessione sul tema delle questioni di genere sul quale parte dell'amministrazione discetta ai convegni.
Dopo questo episodio, abbiamo rilevato invece un silenzio imbarazzante della maggioranza, se non la questione tecnica della sospensione.
Crediamo invece che il fatto di cronaca del procedimento giudiziario, senza entrare nel merito, doveva imporre una riflessione nell'agenda della politica locale. Forse non si vuole davvero capire se a livello locale ed anche all'interno della macchina comunale questo problema è affrontato nei modi adeguati.
Noi abbiamo già posto dei rilievi sulla al Comune sulle condizioni di lavoro del proprio personale, sia nello stress da lavoro correlato che nei rapporti gerarchici.
Se le mura dei palazzi del comune parlassero...
Il problema meriterebbe una discussione seria finalizzata ad una verifica di quello che si fa ed a fare concretamente meglio, implementando anche quello che già c'è, ma che non basta. Confidiamo di riuscirla a fare anche perché il Movimento 5 Stelle non ha imbarazzi, e su questo argomento intendiamo presentare una interrogazione ed una mozione che si aggiungerà e alla richiesta già presentata di istituire il garante delle vittime di violenze.
Perché nessuno deve essere lasciato da solo.
Massimiliano Bindocci